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venerdì 14 giugno 2013

Sai com'è vedersi il futuro sgretolarsi davanti ai tuoi occhi? Vedere la tua passione trasformarsi in qualcosa di vuoto e nemico? Sai com'è stendersi sul letto e pensare che sarebbe molto meglio non risvegliarsi più?
Sono sicura che questo è un tipico pensiero adolescenziale, o meglio dire il mio, tipico, pensiero.

Cerchi qualcuno che ti aiuti a rialzarti, ma non trovi nessuno, qualcuno che ti faccia sorridere, ti faccia vivere di inspiri tutti i problemi per poi espiri in una risata e ti insegni a respirare nuovamente.
Mi sento sola, sola come chi ha bisogno del mondo e allo stesso tempo lo rifiuta. Mi sento sola come chi non ha mai meritato la compagnia di nessuno, mi sento sola come chi ha cercato di vivere la sua adolescenza come un adulto, mi sento sola come chi all'amore non vuole più crederci.

Un fresco venticello gioca con la tenda della finestra.
Mi viene in mente il tuo essere giocherellone, le tue battute, il tuo affetto.
Iniziano a riaffiorare ricordi, uno ad uno, ricordi che mi stanno soffocando dentro, ricordi che mi stanno distruggendo la mente.
Non sto iperbolizzando, credimi, è semplicemente così.
Eppure... eppure vorrei prenderti per mano, stringerti con dolcezza e dirti ancora che "ti amo", vorrei abbracciarti a me e dirti che ho bisogno di te, che sto crollando senza di te, che ho bisogno delle braccia di quell'uomo che mi amava, che ho bisogno dei suoi modi di fare che mi irritavano, che ho bisogno della sua pazzia, che ho bisogno delle lacrime di gioia, che ho bisogno della sua voce, di ogni minimo suono che le corde vocali del suo cuore producono, che ho bisogno di vederlo felice accanto, accanto a me... perchè sono egoista lo so, perché il vederti  mentre stringi la mano di un'altra donna mi farebbe morire, trafitta da mille illusioni e voci, perché io mi sento morire già da adesso, pensandoti con un'altra vicino, con un'altra che chiami "amore", con un'altra che non saprà mai di me.
Che forza ha una montagna quando non è fatta di roccia? E un fiume, quale freschezza e leggerezza regalerebbe se non fosse fatto d'acqua?
E che amore potrei mai provare io quando ho il cuore legato segretamente al tuo, che amore potrei mai vivere?

Respiro.
Sbuffo.
Respiro.
Sorrido.
Muoio, per l'ennesima volta.
Non ho più voglia respirare, sbuffare, sorridere e probabilmente nemmeno di morire.



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